Le Mans|RAce 23/05/2017

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«Ci sono giorni che sai che puoi vincere e ci devi provare:

se non lo fai, non sei in pace con te stesso. Peccato, ho fatto un errore stupido, ma rimane una grande gara.

«E’ davvero un peccato, per me e per la mia squadra. E’ vero, è stato il miglior GP della stagione, sono sempre stato competitivo in prova, in ogni condizione, e lo sono stato soprattutto in gara: quest’anno non ero mai  stato così efficace. E’ stata una gara dura, con un ritmo elevatissimo, ma mi sentivo bene, avevo un buon feeling con la moto. Ho attaccato, sono andato in testa, ma, purtroppo, sono arrivato un pelo lungo alla curva 6 e Vinales mi ha passato. Ma ero vicino, sapevo di avere un’altra possibilità, perché nel T4 ero particolarmente veloce: cercavo di stare attento all’anteriore, invece sono caduto perdendo il posteriore. Non so esattamente cosa sia successo. Peccato, prima di tutto perché ho perso una probabile vittoria e poi per il campionato. Rimane il fatto che, fino a oggi, non avevo mai guidato così bene.

«A metà gara ero un po’ in difficoltà con l’anteriore, ho cercato di non spingere troppo per non fare errori. Poi, però, negli ultimi giri la situazione è migliorata, ho cominciato a fare ottimi tempi: ho superato Zarco e mi sentivo di avere un po’ di margine per andare a prendere Vinales. L’ho attaccato e l’ho passato, poi, all’ultimo giro ho sbagliato.

«Alla sei, dove sono finito lungo, sarò arrivato forse a 1 km/h più veloce dei giri precedenti: è stato sufficiente per non riuscire a inserire la moto in frenata. Poi, la caduta è una conseguenza del lungo alla sei, ma, sinceramente, non so bene perché: quando cadi, in ogni caso, un errore lo hai fatto

«Lo sport è così: fai tutto bene fino a poco dal traguardo, poi svanisce tutto. Dopo l’errore alla sei, sapevo di avere un’altra possibilità nel T4, ma la caduta mi ha colto di sorpresa. Adesso vado al Mugello ancora più determinato».