Sachsenring|3rd 12/07/2015

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"Ancora una volta la squadra ha fatto un grande lavoro,

decidendo di azzardare un assetto dopo il warm up che mi permettesse di essere più efficace in frenata, in particolare alla curva 12, quella dopo la discesa. Ero a posto con la moto, ma su questa pista la Honda, rispetto alla Yamaha, fa lavorare meglio la gomma posteriore e si è visto come Pedrosa riuscisse a girare più stretto di me. Quando mi ha passato gli sono rimasto attaccato al codino con i denti e questo è stato un momento chiave, perché ho potuto prendere margine su Lorenzo

«Avere come obiettivo Dani davanti a me è stato funzionale per staccare Lorenzo, mi ha consentito di prendere un po’ di margine. Ho fatto di tutto per rimanergli attaccato e ho anche sperato di poterlo passare, perché in fondo alla discesa ero più forte di lui. Ci avrei provato, ma non me l’ha permesso: è stato furbo, si è tenuto un po’ di margine e proprio mentre io pensavo al sorpasso lui ha fatto un 1’21”7 che non mi aspettavo e non sono più riuscito a stargli in scia. Pedrosa ha guidato veramente bene, standogli dietro ho imparato qualcosa. Fin da venerdì avevamo capito che non eravamo a livello della Honda, ma abbiamo lavorato bene e dopo il warm up abbiamo preso la giusta decisione, ottenendo il massimo risultato possibile

«Il bilancio della prima metà di campionato è molto positivo, sono contento. La M1 è competitiva, ho guidato bene e solo in due gare, a Jerez e al Mugello potevamo fare di più, ci siamo un po’ incasinati tecnicamente. Ho conquistato nove podi, comprese tre vittorie: nella seconda parte della stagione bisogna fare uguale".